Facebook: reato di diffamazione aggravata anche per chi commenta

Rischia una condanna per diffamazioneaggravata chi pubblica un post offensivo e denigratorio sul proprio profilo Facebook: il social network, infatti, consente di pubblicizzare e diffondere i contenuti diffamatori tra un gruppo di persone apprezzabile per composizione numerica.

Il reato può scattare anche nei confronti di chi semplicemente aggiunge al post originale un successivo commento, avente la medesima portata offensiva, in quanto elementi diffamatori aggiunti possono comportare una maggior diminuzione della reputazione della nella considerazione dei consociati

(Fonte: https://www.studiocataldi.it/articoli/30088-facebook-reato-di-diffamazione-aggravata-anche-per-chi-commenta.asp)

Ritardi aerei per sciopero: passeggeri vanno indennizzati

La Corte UE apre le maglie agli indennizzi per voli cancellati e in ritardo, nell’ipotesi in cui la compagnia, per assenza in massa del personale, si veda costretta a non poter rispettare il programma dei voli.

Con la pronuncia depositata il 17 aprile scorso, con la quale i giudici europei hanno trattato ben 30 cause riunite, viene fornita una nuova interpretazione di “circostanze eccezionali”, in presenza delle quali la compagnia aerea può legittimamente rifiutare di liquidare gli indennizzi previsti dal Regolamento n. 261/2004, recante regole comuni per la compensazione e l’assistenza ai passeggeri nelle ipotesi di negato imbarco, di cancellazione del volo ovvero di ritardo prolungato.

(Fonte: http://www.altalex.com/documents/news/2018/04/18/sciopero-aereo-per-circostanze-eccezionali)

La coltivazione della Cannabis è reato?

1. La “cannabis” tra canapa e marijuana. – 2. Le prime leggi penali sulla coltivazione. – 3. Appare la “cannabis indica”. – 4. La coltivazione di cannabis alla prova della Corte costituzionale. – 5. La giurisprudenza discorde. – 6. La riforma del 2006. – 7. Le Sezioni Unite non risolvono, e la Consulta nemmeno. – 8. Ancora giurisprudenza in contrasto. – 9. Intanto la coltivazione della canapa… – 10. La riforma del 2014 che aggrava l’incertezza. – 11. La legge 2 dicembre 2016, n. 242. – 12. La coltivazione della “cannabis light”. – 13. Il commercio della “marijuana light” e l’esperienza svizzera. – 14. Cannabis e marijuana light in Italia.

(Fonte: https://www.penalecontemporaneo.it/upload/6339-miazzi2018a.pdf)

Start-up innovative: la certificazione dei requisiti per le agevolazioni

Gli investimenti nel capitale di rischio delle Start Up innovative, direttamente o attraverso OICR o altre società che investono direttamente in Start Up, consentono agli investitori di ottenere agevolazioni fiscali ora uniformate nell’ammontare per le tre tipologie di Start Up e rese strutturali, senza scadenza, dalla Legge di Bilancio 2017 – Legge 11 dicembre 2016 n. 232.

(Fonte: http://www.altalex.com/documents/news/2018/03/26/start-up-innovative-la-certificazione-dei-requisiti-per-le-agevolazioni)

Concorso MIUR: il bando in Gazzetta per 253 posti

Non si terranno le prove scritte del concorso per magistrato ordinario, anzi sì.

Il Tar del Lazio, con ordinanza 6 giugno 2014, n. 2563, aveva sospeso il concorso in magistratura, indetto con DM 30 ottobre 2013, a seguito del ricorso presentato da un disabile, la cui domanda era volta all'articolazione dello svolgimento delle prove scritte in tre giorni non consecutivi.

Il Consiglio di Stato, con il provvedimento cautelare monocratico emesso il 9 giugno 2014 dal presidente della IV Sezione (decreto n. 2435/2014), ha sospeso l'ordinanza del Tar del Lazio, fissando per la discussione la camera di consiglio dell'1 luglio 2014.

Quindi prove confermate nei giorni 25, 26 e 27 giugno.

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Professionista a prova di GDPR: il decalogo per mettersi in regola

Coltivazione stupefacenti: da reato di pericolo astratto a reato di pericolo concreto
Cassazione penale , sez. II, sentenza 03.04.2014 n° 15191 (Carlo Alberto Zaina)
Un'interessante pronunzia della Corte di Cassazione in materia di coltivazione si pone in controtendenza rispetto all'orientamento che parrebbe vigente.

La Suprema Corte ha, infatti, confermato l'assoluzione dell'imputato dal reato di coltivazione di 15 piante, sul presupposto sia dell'esiguità del numero delle piante in questione, ma anche in funzione della minimalità del principio attivo contenuto.

Si tratta di un passo avanti nella direzione giusta, cioè nel senso di procedere alla valorizzazione del principio dell'offensività, sì da permettere di ritenere che il reato di coltivazione non costituisca più un illecito penale di pericolo astratto, bensì di pericolo concreto.

L'approdo a questo tipo di categoria concettuale (e l'inserimento della fattispecie in tale classificazione) permetterebbe, poi, di procedere sul cammino di un sempre maggiore apprezzamento dell'offensività della condotta, sino a pervenire al traguardo dell'esclusione del carattere di offensività, anche in forza di una analisi teleologicamente orientata della condotta.

Si può, comunque, già affermare che la sentenza recide definitivamente qualsiasi vincolo con quell'indirizzo ermeneutico (seguito dalla Corte di Cassazione in passato), in base al quale la sola semina già, di per sè sola costituiva condotta facente parte del concetto di coltivazione, prescindendo dall'attecchimento del seme, dalla verifica in ordine al sesso della pianta, alla capacità di sviluppo effettivo della stessa.

La Corte, infatti, esaltava esclusivamente - con questa impostazione - la potenzialità della coltivazione, sulla base di un presupposto valutativo del tutto errato (vedi, SS.UU. 28 aprile 2008) che sarebbe consistito nella convinzione che il solo predisporre una coltivazione - ancorchè domestica - era sicuramente funzionale all'immissione sul mercato dello spaccio di nuova sostanza.

Dimenticava il giudice di legittimità un'elementare verità e cioè che chi coltiva per uso personale, lo fa proprio per evitare di sostenere - con l'apporto finanziario dell'acquisto - il mercato e per far cadere la richiesta di sostanza stupefacente.

Proprio l'esatto opposto di quanto sostenuto dai supremi Giudici.

Ed adesso attendiamo l'ulteriore passo avanti giurisprudenziale.

Per approfondimenti:

Disciplina penale degli stupefacenti. Condotte, sanzioni, profili processuali, di Simone Marani, Altalex Editore, 2012;
Diritto penale e processo, Mensile di giurisprudenza, legislazione e dottrina, Direzione scientifica di Spangher Giorgio.
(Altalex, 24 aprile 2014. Nota di Carlo Arberto Zaina)
[fonte: http://www.altalex.com/index.php?idnot=67321]

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